chirurgia plastica e religione

Noi di Youplast, abbiamo sempre fatto molta attenzione a non minimizzare gli interventi di chirurgia plastica. In primo luogo per non sminuire il lavoro professionale e attento che si trova “dietro” ad ogni procedura e in secondo luogo perché, contrariamente a molti sedicenti professionisti, non crediamo sia onesto trasformare ogni cosa in slogan pubblicitari. Crediamo molto nella consapevolezza e nella responsabilizzazione del paziente. Ci battiamo da sempre per la trasparenza delle informazioni.

Certo, diamo valore a concetti come la velocità di recupero, la naturalezza dei risultati, la microinvasività delle nuove procedure ma spieghiamo sempre con attenzione eventuali tempi di ricovero o anestesie previste. Eppure, tutto questo “lavoro” di rassicurazione che molti chirurghi plastici operano sembra essere inutile. Sapete perché? Perché molti dei freni relativi alla chirurgia plastica non sono legati a eventuali (ma ormai praticamente nulli) rischi ma sono connessi alla sfera morale.

Nel 2017, ci ritroviamo ancora con pazienti che temono i commenti di amici e familiari, che temono i giudizi, che vivono il diritto sacrosanto di piacersi e ritrovarsi nella propria immagine con senso di colpa. E la religione, in tutto questo gioca un ruolo tutt’altro che marginale.

Qualche giorno fa, un noto magazine online di stampo cattolico ha pubblicato un articolo dal titolo quantomeno inquietante: “La chirurgia plastica è peccato?”. Nel pezzo, tra le righe, si ritengono “accettabili” solo quelle operazioni di bellezza che sono finalizzate a una forma di benessere fisico, parliamo di salute. Si legge: “La bellezza fisica della donna implica una buona alimentazione, esercizio fisico, idratazione della pelle e cure esteriori. Tutto questo è interessante e utile perché migliora la salute. Con una salute migliore, la donna avrà un aspetto estetico gradevole”.

Ora, personalmente parlando, noi di Youplast riteniamo fondamentale ogni tipo di fede, così come ogni credo che possa aiutare un individuo a vivere meglio, ma non riteniamo accettabile che si possa ancora discriminare la donna, i suoi desideri, le sue aspettative i suoi obiettivi.

Regalatevi la libertà. Regalatevi il potere di scelta. Assumete il controllo sulla vostra vita.
Solo voi avete voce in capitolo sulle vostre decisioni. E il fatto che questo debba ancora essere sottolineato è inaccettabile.