Chirurgia plastica maschile. Roba che a stupirsi ancora si rischia di passare per bigotti.
Gli uomini vanno sempre più spesso dal chirurgo plastico, lo abbiamo già detto tante volte, e sempre più spesso vengono giudicati per questo come superficiali o vanesi. Ecco, la parità dei sessi, almeno sul fronte dei pregiudizi e dell’ignoranza, è servita. Per fortuna, buona parte del Paese vive nel 2017, nel tempo reale, e comprende che le esigenze fisiche o psicologiche che spingono un uomo a recarsi dal chirurgo plastico sono le stesse che muovono la donna. Diventa come sei, recita il nostro motto. E gli uomini fanno proprio questo: decidono di mostrarsi per come si sentono, di sentirsi più sicuri di sé, liberi, appagati. Ma in che modo? Se fino a qualche tempo fa l’uomo si concentrava esclusivamente sul corpo, le nuove tendenze mostrano un incremento di richieste di interventi al viso.
I pazienti uomini sono molto più attenti di un tempo all’estetica del proprio viso, ai lineamenti, ai tratti degli zigomi e del naso, al collo. La liposuzione al collo, ad esempio, è un intervento in netta crescita così come la blefaroplastica che elimina le borse e le occhiaie che spengono lo sguardo. Sul fronte corpo vincono ancora liposuzione e addominoplastica, ma solo dopo la ginecomastia, l’intervento che mira a eliminare gli accumuli adiposi da un petto eccessivamente femminile (perdonerete la semplificazione spicciola, ma non ci piace parlare ai lettori con termini troppo tecnici) dovuta a tessuto adiposo o, più spesso, da una situazione ghiandolare accentuata. Sul fronte “Petto” cresce anche la richiesta di protesi pettorali per un muscolo più pronunciato e armonico.
Scende l’età. Sono sempre più gli uomini nella fascia 40-50 anni ad andare dal chirurgo plastico. Un volume, questo, talmente in crescita da generare un fenomeno chiamato “Daddy Makeover” ovvero l’approccio alla medicina estetica e chirurgia plastica da parte dei papà che hanno smesso di crescere i figli piccoli (e che si mostrano provati). Parliamo di tutti quegli uomini che, dopo aver messo su famiglia, tendono ad avere una vita più sedentaria e un’alimentazione meno attenta. Uomini che smettono di dedicarsi a sé e che si curano meno, salvo poi ricevere un conto con gli interessi (cedimento dei tessuti e invecchiamento cutaneo, per citarne qualcuno). Sono uomini che vogliono tornare a piacersi di fronte allo specchio. E sono tanti: pensate che, secondo l’Isaps – International Society of Aesthetic plastic surgery, l’Italia si posiziona al quinto posto nel mondo per gli interventi di chirurgia plastica subito dopo Stati Uniti, Brasile, Cina e Giappone.
Parliamone insieme.