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Come scegliere l’accompagnatore giusto per il colloquio con il chirurgo

Le cose più importanti della vita si fanno in due. C’è chi le affronta e c’è chi ci si trova per offrire sostegno morale. Il ruolo dell’accompagnatore è spesso sottovalutato. Si tratta di un individuo chiave quando ci si trova a prendere delle decisioni perché può essere l’ago della bilancia, la persona che, non essendo coinvolta direttamente, vede le cose in maniera più razionale.

Manco a dirlo, le pazienti che vogliono sottoporsi a degli interventi di chirurgia plastica arrivano in studio quasi sempre accompagnate. Con loro c’è la mamma, o la sorella, o la migliore amica, o il partner. Scelte che si fanno di cuore, di pancia, ma che andrebbero fatte con la testa.

E si, perché quando si sceglie la persona che si vuole al proprio fianco bisogna evitare alcuni profili:

LA SCETTICA: accompagna la paziente solo per trovare conferme alla propria tesi disfattista. È sempre stata contraria alla chirurgia plastica ed è in cerca di elementi che possano far cambiare idea a tutti, chirurgo compreso.

LA CONCILIANTE: un accompagnatore/accompagnatrice prevenuto non va mai bene, né quando è contrario né quando è troppo favorevole. È giusto che la persona che venga con voi faccia delle domande, se ne ha voglia, o si chiarisca dei dubbi, se li ha. Sarà con lei che vi confronterete. Sarà lei ad avere una visione più lucida. Quelle che “è tutto bellissimo”, “va tutto benissimo”, “non vedo l’ora” possono confondere.

L’ASPIRANTE MEDICO: non mancano gli accompagnatori che pensano di saperne più del chirurgo. Contraddicono, finiscono le frasi, fanno sfoggio delle loro “competenze” acquisite sul web. Naturalmente, nella vita, fanno tutt’altra professione.

Un buon accompagnatore vive il colloquio con attenzione ma con apertura. Recarsi in studio con una persona fidata, razionale, vicina alla vostra scelta e in grado di supportarvi ma con adeguato senso critico e cognizione di causa è importante.

Spesso, nei nostri colloqui con le pazienti, vediamo accompagnatori ricredersi. Molta gente scopre per la prima volta che la chirurgia plastica non è una possibilità riservata solo alle celebrities e che i risultati sono naturali. Danno qualcosa in più senza togliere nulla e, soprattutto, senza stravolgere o trasformare.

Non di rado vediamo accompagnatori che, anche un po’ timidamente e spinti dalla curiosità, chiedono informazioni su quella rinoplastica a cui pensano da tempo o sul botox di cui hanno letto su un magazine. Non si contano le mamme che, a breve distanza dalla figlia e alla luce dei risultati, prendono in considerazione di fare delle scelte su cui avevano posto un veto di preconcetti e stereotipi.

Naturalmente va tenuto conto che non si è dal parrucchiere con le amiche e che ogni paziente deve avere motivazioni proprie, basate su desideri maturati e riflessioni solide.

Incontriamoci per un primo colloquio e parliamone insieme.

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