Il tuo seno è come lo vorresti?
Probabilmente risponderai di no. Rincorrere dei modelli è piuttosto normale, così come lo è avere delle aspettative idealistiche che, spesso, non fanno il paio con la realtà. Il numero di donne insoddisfatte del loro seno è in crescita. Certe volte si ha una buona misura e un buon vigore, ma si preferirebbe avere altro, in altri casi invece esiste un vero e proprio dato oggettivo, fisiologico (il seno è realmente troppo piccolo, cadente, svuotato, ha una forma non propriamente regolare). Noi crediamo che a prescindere dall’oggettività anatomica, ogni donna abbia il diritto di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo. Vogliamo però concentrarci sui dati diffusi dalla SICPRE che mostrano come le anomalie mammarie siano più diffuse di quanto si possa immaginare.
Più di un terzo delle donne (parliamo quindi di oltre il 33% in un campione di 1600 ragazze e signore) presenta delle anomalie mammarie. Parliamo principalmente di seni cadenti e di mammelle stenotiche, cioè strette e affusolate. Ma a cosa si deve questo boom di anomalie e come è possibile risolverle?
Tra le cause, non ancora accertate, pare possano esserci fattori ambientali come l’inquinamento e fattori alimentari, come l’assunzione di cibi ricchi di ormoni. D’altronde, un seno tuberoso è costituito proprio da una malformazione della ghiandola mammaria che appare concentrata in modo poco naturale dietro l’areola. Il risultato è un seno molto allungato, quasi tubolare. Un problema questo che emerge molto spesso durante la pubertà e che ci si porta dietro per interi decenni con strascichi di disagio e frustrazione che limitano, non di poco, autostima, affermazione di sé e vita sociale.
La chirurgia plastica, naturalmente, risolve il problema. Lo fa attraverso l’utilizzo di protesi o – meno spesso – tramite trapianto di grasso autologo. Con un riposizionamento del complesso areola-capezzolo si corregge il seno cadente e con le protesi lo si riempi e gli si dona una forma più armoniosa e femminile. E per di più con un effetto estremamente naturale.
Questo tipo di intervento, a seconda della diagnosi, può addirittura essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale ed essere quindi gratuito.
Parliamone insieme…